Il 18 maggio abbiamo presentato nell’auditorium del liceo scientifico Vittorini il video frutto del laboratorio guidato da Eleonora Rossi, artista e docente di arti visive, nell’ambito del progetto NoWalls Young.
Chi ha partecipato?
Questa edizione, realizzata con il contributo dell’Associazione Marco Formigoni, ha coinvolto una studentessa e due studenti del liceo – Anita, Giovanni e Pietro – e tre Minori Stranieri Non Accompagnati provenienti dalla Guinea, dal Congo e dal Pakistan – Ahmad, Ibrahim e Stevan.
Fare i conti con la realtà. E con le priorità
All’inizio del percorso, partito in gennaio, c’erano più partecipanti, ma ormai abbiamo imparato che non è facile per un Minore Straniero seguire un progetto molto prolungato nel tempo: non perché non siano in grado, ma perché nelle loro scelte vince sempre l’occasione che li avvicina a un lavoro possibile. Questi ragazzi, infatti, hanno sulle spalle una responsabilità enorme per la loro età: l’obbligo di diventare autonomi entro i 18 anni, senza contare l’impegno di mandare soldi a casa, dove vivono le loro famiglie. È normale quindi, che alcuni preferiscano cogliere offerte legate a una formazione professionale piuttosto che alla creazione di conoscenze e amicizia, ma va detto che quelli che rimangono sono molto motivati e che il numero piccolo facilita la nascita di legami. Anche in questo caso è stato così.
Interviste e sopralluoghi
Come è andata? Dopo varie riflessioni ed esperienze laboratoriali, in cui hanno esplorato il disegno e il collage, i ragazzi e Anita hanno deciso di realizzare un video. Poiché l’obiettivo principale di NoWalls Young è sempre quello di arrivare a una conoscenza reciproca, hanno deciso di girare riprese nei luoghi dove vivono gli uni e gli altri in modo da condividere le loro case. In più si sono intervistati a vicenda sulle loro passioni, le loro abitudini e i loro desideri.
Non possiamo per ora mostrare il video, che è tenero e bellissimo, perché dobbiamo proteggere l’identità dei Minori Stranieri. Stiamo cercando di individuare una soluzione tecnica di qualità che ci permetta di condividerlo. Per il momento, la nostra soddisfazione sta nei loro sorrisi condivisi, nell’ascolto reciproco che hanno saputo attivare. Presto organizzeremo un’uscita insieme, extra progetto, giusto perché abbiamo imparato a volerci bene e abbiamo voglia di rivederci. Un ottimo risultato.