“Care maestre, senza di voi non possiamo fare niente. Abbiamo bisogno di voi. Siete le nostre mamme qui in Italia. Abbiamo bisogno di voi per fare crescere la capacità di tutti noi stranieri qui a Milano. Ringrazio tutti i volontari che io conosco veramente come le mamme più brave! “

Hamadou
Hamadou
Hamadou

“Ho iniziato a insegnare ieri e già non vedo l’ora che sia martedì prossimo, perché le risate di complicità e condivisione che senti in classe le riconosci come quelle della nostra unica razza umana nella sua meravigliosa declinazione di genere femminile. Evviva le maestre buoniste di NoWalls!”

Alessandra
Alessandra
Alessandra

“Dopo anni si rifanno sentire. Ci tengono ad aggiornarti sulle loro vicende.

A volte le notizie non sono belle. A volte invece sì, e il merito è tutto loro, della loro costanza, della loro resilienza che non li fa mollare mai, nonostante la solitudine, la nostalgia, la diffidenza che incontrano a ogni angolo.”

Silvana
Silvana
Silvana

“D. ha 18 anni, l’età di mio figlio. È arrivato da un paio di settimane. Già parla inglese, francese e arabo, e ora vuole imparare l’italiano.
Non perde una lezione e ama leggere. La settimana scorsa gli ho portato il Piccolo Principe.
Oggi è arrivato in classe con un sorriso enorme e un braccialetto rosso per me. Mai sottovalutare questi ragazzi.”

Roberta
Roberta
Roberta

“Oggi ritorno in aula. Sarò di nuovo la maestra Angela. Insegnare ai migranti dà dipendenza, lo dico sempre a chi si candida. È un avvertimento!”

 

Angela
Angela
Angela

“Noi seminiamo umanità.”

Giancarlo
Giancarlo
Giancarlo

“Tornare a scuola quando là fuori (e anche un po’ dentro) fa freddo.
La meraviglia assoluta.”

Daniela
Daniela
Daniela

“Se mi avessero chiamato per fare un video anni fa sarei stata felice,
ma in questo momento storico sono ancor più felice di aver fatto un video per NoWalls.
Evviva chi vuole un mondo senza muri!”

Claudia
Claudia
Claudia

“Per il corso d’italiano che tengo in biblioteca ho creato una chat su Whatsapp con tutti gli studenti. Molti vengono dal Mali, alcuni dal Burkina Faso, altri dal Senegal, dal Gambia, dal Ghana. Scrivo loro in tre lingue e poi sempre in tre lingue mando i messaggi vocali per gli analfabeti.

Ogni volta, dopo i miei messaggi, si accende di ritorno una cascata di frasi brevi.

-ciao maestra -come stai?  -grazie tutti – sono felice per tutti -sto bene, piacere…

E io me li immagino tutti quei cellulari che si illuminano la sera, sparpagliati nei container del centro di accoglienza che li ospita. Uno qua, uno là. Tutti insieme e tanto soli.”

Daniela
Daniela
Daniela

“Oggi abbiamo saputo che la Commissione aveva concesso l’asilo politico a una delle mie studentesse.
È stato bellissimo vedere la sua gioia, che era sollievo e luce, colori e abbracci delle altre ragazze, e risate e sorrisi e baci e lacrime.
Condividere un momento di tale felicità è qualcosa di impagabile. Grazie NoWalls.”

Marta
Marta
MAESTRE E ALLIEVE

“A. ha una bella grafia chiara e rotonda, è andata a scuola sette anni in Nigeria e ha imparato a scrivere bene. Decifra i suoni senza quasi fare errori e scrive in modo corretto parole di cui non capisce il significato. Impariamo insieme il verbo essere, così può dire ‘Io sono A., tu sei la maestra, noi siamo belle’. Di certo lo è lei, mentre pronuncia parole inciampando sulla erre, con la vergogna di chi può sbagliare. Quando finisce la lezione mi fa un piccolo inchino. ‘È segno di rispetto per te, maestra’, mi spiegano gli altri studenti. E io, che insegno parole, resto senza parole. “

Marta
Marta
Marta

“Io impiatto, tu chiarifichi, lui decanta, noi mantechiamo, voi marinate, essi brasano.
A questo corso di ScuolAperta, specifico per aspiranti cuochi e camerieri, dovrei andarci anche io!”

Anna
Anna
Anna

“Piano piano stanno imparando. Le “A”, le “E”, le sillabe da sole e poi unite a formare parole misteriose, che forse ora sanno che cosa vogliono dire. Non pensavo fosse così bello insegnare. È come aiutare una pianta a fiorire. Che poi ti riempirà il mondo dei suoi profumi.”

Simonetta
Simonetta
Simonetta

“Vengono alla lavagna emozionati, si mettono in una posa rispettosa e provano a indovinare le lettere di suoni mai sentiti, che fanno fatica a capire. La stessa fatica che facciamo noi a imparare i loro nomi strani. Vorrei che sapessero quanta ammirazione mi suscita chi si fa umile pur di sperare ancora in un po’ di futuro. “

Anna
Anna
Anna

“Insegnare è una cosa seria.”

Carlotta
Carlotta
Carlotta

“Quando sono sbarcato in Italia mi hanno mandato a Milano dove ho incontrato le maestre di Nowalls. Sono andato a scuola da loro, che mi hanno insegnato benissimo.
Con alcune sono diventato amico. Grazie al loro aiuto, ho preso la terza media, la patente e ho fatto alcuni corsi di formazione professionale.
Da un anno, lavoro in un centro di accoglienza: faccio il mediatore culturale. Adesso sono felice: posso aiutare tanti migranti come me.”

Justin
Justin
Justin