Orientarsi tra i siti per trovare un lavoro, creare il proprio account, imparare a scegliere le chiavi giuste per una ricerca efficace e a impostare la richiesta di job alert per quando compaiono richieste di posizioni che contengono le parole chiave che hai scelto.
Capire come funzionano le agenzie interinali e le cooperative sociali, quali sono le differenze, che cosa aspettarsi.
E Linkedn? Vale la pena creare un account? E se sì, come farlo e come gestirlo?
E ancora, le indicazioni su come scrivere una mail per candidarsi per un particolare lavoro, come dimostrare la propria motivazione e come rispondere a un cenno di interesse.
Una sfida per i docenti
La lezione sulla ricerca attiva del lavoro tenuta da Manuela e Giuseppe, esperta nella gestione di Risorse Umane lei, manager lui, è stata densa, ma importante. Una sfida per i due docenti volontari di NoWalls. “Prepararla ha richiesto impegno e concentrazione. Ho trovato difficile soprattutto modulare i contenuti tenendo conto della diversità di curriculum ed esperienze dei partecipanti”, confessa Manuela. “Il fatto è che le conoscenze su questi temi per alcuni sono davvero scarse: non padroneggiano gli strumenti, ma nemmeno i meccanismi che regolano il processo di ricerca di lavoro. Bisogna partire dalle basi; ad esempio, bisogna insegnare a “comprendere” un annuncio e verificare se è adatto a loro”, aggiunge Giuseppe. Fatto sta che gli incontri sembrano essere stati efficaci. Di certo, hanno catalizzato l’attenzione.
Lo sportello per un approccio individualizzato
“Non mi aspettavo un coinvolgimento tanto attivo da parte di tutti i partecipanti. Sono abituata a un mondo aziendale in cui talvolta la formazione è vista come qualcosa che va fatto, ma a cui alcuni si accostano con poca motivazione. Nelle ragazze e nei ragazzi di NoWalls ho visto invece una fame di conoscenze e una disponibilità a mettersi in gioco che mi hanno davvero colpita”, racconta Manuela, che sempre insieme a Giuseppe ha anche attivato uno sportello per un mese – con incontri individuali una volta alla settimana – per seguire i partecipanti nella loro ricerca attiva. E se per esempio Luz ha chiesto consigli su come rendere più interessante il suo nuovo account Linkedin, aperto grazie alle indicazioni ricevute a lezione, Mamadou si è fatto aiutare a rispondere a un invito a partecipare a una formazione online ricevuta da un’importante agenzia interinale.
Risultati attesi e ottenuti
Siamo agli sgoccioli del progetto Mi Trovo Un Lavoro: presto faremo un bilancio strutturato dei risultati ottenuti e delle azioni da migliorare per la prossima edizione. Non per tutti i partecipanti è già stato un successo pieno, perché questo è un percorso che intende seminare abilità che vanno capite e poi coltivate, e ci vuole tempo. Qualcuno, però, un lavoro lo ha già trovato, qualcuno ha affrontato un colloquio che è andato molto bene e sta aspettando risposte, qualcun altro ha la casella di posta invasa da job alert, segno che ha fatto ciò che gli era stato suggerito. Nei prossimi mesi seguiremo i passi fatti, fiduciosi che il percorso abbia davvero dato a tutti più strumenti per trovare in autonomia il lavoro e con esso la piena inclusione e tutto ciò che ne consegue in termini di dignità, di diritti e doveri di cittadinanza e della concreta possibilità di costruirsi una vita serena nel nostro Paese, .