Prima ci siamo visti online: una sessione per ogni scuola media dove abbiamo attivato il doposcuola, coordinato da Sabrina Stellino. L’obiettivo era raccogliere le difficoltà che le maestre e i maestri si trovano ad affrontare in classe quando incontrano i loro studenti e le loro studentesse: pre adolescenti spesso trascurati, a casa e a scuola, a volte bullizzati o bulli loro stessi, fragili in modo evidente o sotto una scorza di arroganza cui non crede nessuno.
A seguire, per la formazione dedicata al Doposcuola senza Muri, abbiamo previsto due incontri in presenza, con le volontarie e i volontari dei tre istituti (Santa Caterina, Anemoni e Pertini) mischiati in due gruppi, così da scambiarsi buone pratiche o eventuali difficoltà.
Gli obiettivi
A condurre la formazione, quest’anno, abbiamo chiamato Mariapia Fraccaro, formatrice, counselor e psicomotricista di lunghissima esperienza, con una specializzazione nel sostenere genitori ed educatori che affiancano bambini e ragazzi in difficoltà. La nostra formatrice ha voluto perseguire due obiettivi principali:
- mettere a disposizione dei volontari alcune strategie di tipo comunicativo per far fronte ai possibili comportamenti oppositivi o trasgressivi dei ragazzi;
- focalizzare l’attenzione anche sulla comunicazione efficace tra gli stessi volontari e con gli insegnanti di riferimento.
Strategie, comunicazione e creatività
Abbiamo affrontato molti temi: dal vero ruolo del volontario a come funziona il cervello di un adolescente alle strategie di contenimento; da come gestire il cellulare all’importanza della comunicazione circolare; dalla gestione del tempo e dello spazio alla condivisione di regole chiare. Nelle classi del doposcuola c’è chi si isola e chi invece provoca creando confusione, chi vuole fare i compiti e chi invece ha bisogno di costruire relazioni, ma di studiare non se ne parla. Le difficoltà da affrontare sono tante, condividerle è importante, trovare strategie creative per scioglierle anche di più. Ne parliamo, ci confrontiamo, Mariapia Fraccaro a farci da guida esperta.
Contro la dispersione scolastica
Per noi è molto importante aiutare i nostri volontari e le nostre volontarie a essere efficaci in classe, efficaci in senso ampio: quello che vogliamo trasmettere ai ragazzini e alle ragazzine che incontriamo è che ognuno di loro è importante per noi, anche chi si nasconde, anche chi provoca. E poi vogliamo far capire l’importanza della scuola come luogo dove crescere e darsi possibilità per il futuro. La speranza è contrastare il più possibile la dispersione scolastica, che crea le sue premesse proprio nella Secondaria di I grado. A sostenere NoWalls per questa nuova formazione è ancora una volta l’Otto per Mille Valdese.
Alcuni dati
Secondo il nuovo rapporto “Alla ricerca del tempo perduto – Un’analisi delle disuguaglianze nell’offerta di tempi e spazi educativi nella scuola italiana” lanciato da Save the Children, in Italia, il 12,7% dei minori non arriva neanche al diploma delle superiori perché abbandona precocemente gli studi. Il confronto con l’Europa è pesante, visto che l’incidenza della dispersione scolastica in Italia resta tra le più elevate in assoluto dopo quella della Romania (15,3%) e della Spagna (13,3%), ed è ben lontana dall’obiettivo del 9% entro il 2030 stabilito dalla UE.
Noi siamo una goccia nel mare, ma quella goccia per qualcuno può fare la differenza.