L’American School of Milan accoglie Keita e me con un caffè, una brioche e il sorriso di Miss Clara. Fuori piove, ma in auditorium il clima è caldo e gli studenti ci attendono timidi e curiosi.
Siamo stati invitati a partecipare a un appuntamento del corso di teatro che questo quadrimestre è dedicato a una riflessione sul tema della migrazione. I ragazzi della ASM hanno lavorato immaginando di dover partire all’improvviso: che cosa mettere dentro la valigia per un lungo viaggio? Hanno raccolto idee e suggestioni: accanto alle Nike e al cellulare, nelle loro valige troverebbero posto la speranza e i ricordi delle loro famiglie. È a questo punto che si è inserito l’intervento di Keita, studente modello di NoWalls.
Keita ha 22 anni, arriva dalla Guinea, è stato ospite di un centro di accoglienza, ha studiato italiano nelle classi di Nowalls, è stato promosso all’esame di terza media, ha seguito un corso di formazione per la cucina, sta studiando per la patente e ora frequenta il biennio di una scuola superiore: tutto questo in soli 2 anni dal suo sbarco. Wow!
Nell’auditorium ci disponiamo in cerchio. Keita, con il suo zaino al fianco, comincia a raccontare che cosa c’era nella sua valigia quando ha iniziato il viaggio: 2 pantaloni e 2 magliette. Ma non solo. Con lentezza – e con un talento d’attore che ha sorpreso tutti noi – Keita ha tirato fuori dallo zaino 4 fogli arrotolati con cura. Su ogni foglio erano scritte alcune parole: quelle che Keita aveva nel suo zaino per affrontare il viaggio. Una dopo l’altra, ha mostrato e spiegato le parole ai ragazzi.
LA CAPACITÀ DI ADATTARSI – “Quando ho attraversato il Niger, il Mali, l’Algeria dormivo sui cartoni nei cantieri. Non mangiavo tutti i giorni, ero magro e sempre stanco. Ma ho saputo adattarmi alle difficoltà e ho potuto cogliere la possibilità, che capitava ogni tanto, di fare lavori che mi permettessero di mangiare. Sono sopravvissuto così, adattandomi”.
CONOSCERE 4 LINGUE – “Io parlo il francese e 4 lingue africane. Durante il viaggio ho conosciuto tante persone e ho scoperto che parlare tante lingue è una grande opportunità. Se sentono che conosci la loro lingua, le persone ti aprono le loro mani. Ecco, parlare diverse lingue mi ha reso più facile il cammino”.
IL CORAGGIO – “Il coraggio è quando sali su un barcone di legno marcio e non puoi tornare indietro. Il coraggio è questo: affrontare un mare enorme e nero”. Non ha aggiunto altro e tutti noi avevamo il respiro commosso.
LA GENTILEZZA – “La gentilezza sono i miei maestri di Nowalls. E anche io cerco di essere sempre gentile perché a me piace esser trattato con gentilezza. In Italia ho trovato tante cose belle: la sicurezza, i miei maestri e sicuramente la gentilezza”.
Gli studenti della ASM hanno fatto tante domande a Keita. Hanno conosciuto meglio la sua vita, il sistema scolastico della Guinea e quanto tempo occorre per attraversare il deserto.
Al termine, i ragazzi hanno riconosciuto che le parole contenute nello zaino di Keita sono le stesse che tutti dobbiamo avere care nella vita, a qualsiasi età. È finita con ringraziamenti, abbracci, tante foto e una maglietta di NoWalls firmata da tutti. La gioia.
Angela Marchisio